Danze dell'alta Val
Varaita
I comuni dell'alta valle Varaita, Casteldelfino, Bellino e Pontechianale, fino al 1713 (trattato di Utrecht) sono appartenuti all'Escartoun di Casteldelfino della Confederazione Brianzonese (Repubblica degli Escartouns)
La storia, la morfologia del territorio (mancanza di spazi comuni grandi) hanno fatto sì che le danze di questa zona si differenziassero in modo marcato da quelle della vicina zona di Sampeyre e delle valli limitrofe, soprattutto nella sequenza di esecuzione.
Si trovano infatti poche danze corali (courente ecc.); la maggior parte sono ballate da due o tre coppie alla volta, sono piuttosto brevi e si ripetono tante volte quante sono le coppie dei ballerini.
Altra caratteristica particolare, in questo caso del solo comune di Casteldelfino, è che tutte le volte in cui si esegue un virà si inizia in senso antiorario, al contrario di quanto accade nei comuni limitrofi.
LA GUIHOUNO è una danza molto rara, ne esistono diverse melodie, con testi molto semplici cosí da poter essere ballate alla ciantarello. Due coppie vanno avanti e indietro alternativamente, poi gli uomini si danno la mano, e cosí pure le donne, formando una croce e girando prima in un senso e poi nell'altro.
LOU CALISSOUN è una danza molto antica e, per la sua brevità, è considerata particolarmente adatta alle persone anziane. Si esegue tra due persone: il ballerino e la ballerina iniziano girando per poi ballare sul posto. Se la danza si ripete si girerà in senso inverso.
LA COURENTO DOUBIO, una delle poche danze corali dell'Alta Valle, fa parte della famiglia delle courentes de Coustioles, perché il ballerino cambia la ballerina ad ogni figura: si balla in cerchio, cavalieri e dame alternati; la danza termina quando ogni ragazzo ha ballato con tutte le ragazze.
LA COUSTOULES DE BLINS, è una courenta de Coustiole in cui le coppie partono in una meiro laterale a saltelli, quindi i maschi lasciano la propia ballerina, danzano con la prima dama alla propria destra e girano con la successiva sempre sulla destra: questo per due volte; si riprende poi la meiro con l'ultima ballerina con la quale si è girato.
LA COURENTO SEMBIO: un tempo, prima che il ballo iniziasse, il suonatore eseguiva una courenta solo per i bambini; in questo modo essi ballavano una danza tutta per loro e poi non disturbavano l'esecuzione delle danze riservate agli adulti.
LA GRONDO GIGO: a Casteldelfino il nome gigo non serve soltanto ad indicare la danza più importante, ma pure ad indicare una serie di quattro danze unite insieme come se si trattasse di una sola danza. È composta da : Gigo, Bureo, Tour, Balet e si balla tra un numero di coppie pari perché tutte le danze sono eseguite da quattro persone alla volta.
- la gigo: due coppie vanno al centro e danzano una volta la gigo, poi si ritirano e nel mezzo vanno altre due coppie. Si balla con la propria ballerina, si ruota su se stessi di 90° e si balla con l'altra ballerina, quindi si esegue una ceino (catena inglese) e ci si ritira.
- la boureo: lo schema è uguale a quello della gigo; si balla con la propria ballerina, quindi il cavaliere passa davanti alla dama che si ha di fianco, la dama passa dietro e si scambiano il posto; questo movimento si ripete per quattro volte; nel secondo e quarto scambio il cavaliere passa dietro alla dama.
- la tour: a Bellino prende il nome di pountarelo; le coppie girano tenendosi per mano in senso antiorario, si balla sul posto sempre tenendosi per mano, si gira in senso orario, si riballa sul posto e si rigira in senso antiorario.
- lou balèt: in entrata le coppie si tengono per mano, quindi si staccano con un colpo secco e ognuno balla per conto proprio; ci si riunisce e si gira in senso antiorario fino alla fine. Di questa parte di figura esistono, a seconda della borgata, molte varianti che riguardano sia il senso di rotazione sia il modo di unirsi.